La vasca di laminazione si farà

Tuttavia la decisione non piace alla giunta

Se la notizia è di un paio di settimane fa, il timore era nell’aria già da tempo: la vasca di laminazione del Seveso all’interno del Parco Nord si farà, dopo che il Consiglio dei Ministri ha bocciato il ricorso del Comune. La motivazione, in parole semplici, è che il sindaco non ha competenza a difesa della salute dei cittadini.
Una decisione molto criticata non solo dall’attuale primo cittadino, ma anche dall’ex sindaco Ugo Vecchiarelli.
Grande soddisfazione invece arriva dall’assessore di Milano Marco Granelli che settimana scorsa si è recato sul luogo dove verrebbe costruita la vasca, per mostrare il punto esatto dove verrà realizzata la prima delle quattro vasche lungo il corso del fiume, l’ultima inserita nel progetto. «Si tratta di una vasca che conterrà le acque del Seveso solo per pochi giorni all’anno (20 circa) e poi subito pulita con operazione che durano 2-3 giorni. Per almeno 11 mesi l’anno sarà un laghetto con acqua pulita», ha spiegato Granelli su Facebook. Precisazioni d’obbligo, perché il luogo di costruzione è proprio accanto ai condomini bressesi di via Papa Giovanni, e quindi la vasca rimarrebbe sotto le case di circa un migliaio di cittadini, che ritengono le acque un pericolo per la salute. Il progetto delle vasche è stato ideato per evitare le esondazioni, frequenti soprattutto nel quartiere di Niguarda: «I cittadini lì hanno da almeno 25 anni sotto casa le vasche del depuratore delle acque e della fognatura di Bresso, Cormano, Cinisello per 365 giorni all’anno», ha concluso Granelli.