È tempo di saldi. Caccia all’affare dell’inverno

Previsioni e iniziative messe
in campo da Federmodamilano

Tempo di shopping, nel Nordmilano e in tutta la Lombardia. Dal 5 gennaio in tutta la regione sono partiti i tradizionali saldi invernali, che permettono a numerosi clienti di acquistare diverse tipologie di prodotti a un prezzo ribassato. La stima delle vendite di Federmodamilano (Confcommercio Milano) è di 430 milioni di euro, con un acquisto medio a famiglia di 362 euro e, a persona, di quasi 170 euro. Lo sconto medio dei saldi invernali milanesi, stima FederModaMilano, sarà dal 30 al 40 per cento. Renato Borghi, presidente di Federmodamilano commenta: «A Milano le stime sui saldi sono leggermente migliori rispetto al dato nazionale e dello scorso anno. Auspichiamo che questi saldi rispecchino le attese degli operatori del fashion retail e risveglino i consumi. Nei negozi di prossimità si troveranno ‘vere’ occasioni, attenzione al consumatore, personalizzazione e affidabilità del servizio». Un periodo dell’anno che non solo permette al cliente di trovare il perfetto affare invernale, ma anche di aiutare i commercianti a registrare vendite più alte rispetto al resto dell’anno. «I saldi – prosegue Borghi – sono la risposta dei negozi di vicinato al World Wild Web e rappresentano anche una sorta di rito collettivo che esalta l’attrattività di Milano e dei Comuni dell’area metropolitana. Serve, però, un cambio di marcia nei consumi che può arrivare solo da una ripresa economica più solida. Auspichiamo che il 2019 parta nel segno della fiducia anche con questi saldi. Noi, con le nostre vetrine, la nostra professionalità e il nostro modo di fare impresa, ce la mettiamo tutta e auspichiamo che da Milano possano giungere segnali positivi». Nei primi giorni dei saldi, i prodotti più venduti sono stati maglieria, camiceria e scarpe. Un avvio tutto sommato positivo per gli operatori: lo scontrino medio è di poco superiore ai 100 euro, con la percentuale media di sconto che si è attestata sul 30 per cento. «Nell’ultimo sondaggio effettuato da Federmodamilano – conclude Borghi – la stragrande maggioranza dei soci si era espressa per posticipare i saldi all’effettiva fine stagione: al termine di gennaio o, addirittura, a febbraio. A fronte di un mercato che si sta evolvendo e di nuove esigenze, riproporremo agli operatori un nuovo sondaggio».

I consigli della Guardia di Finanza

I PREZZI
Lo sconto deve essere espresso in percentuale e sul cartellino deve essere indicato anche il prezzo normale di vendita (art. 15 D.lgs 114/98). I prodotti in saldo dovrebbero comunque essere ben separati da quelli non scontati al fine di evitare la possibile confusione tra prodotti in sconto e prodotti a prezzo pieno. Il venditore è tenuto ad applicare lo sconto dichiarato; se alla cassa viene praticato un prezzo o uno sconto diverso da quello indicato, sarà bene comunicarlo al negoziante e non esitare, in caso di difficoltà, a contattare l’ufficio di Polizia Annonaria del Comune. I negozianti convenzionati con una carta di credito sono tenuti ad accertarla anche nel periodo dei saldi. Se si rifiutano di permettere il pagamento con la carta o richiedono per l’utilizzo un prezzo più elevato, sarà bene rappresentarlo alla società che ha emesso la carta.

GARANZIE
Conservate sempre lo scontrino, perché se un difetto si palesa dopo l’acquisto, anche nel periodo dei saldi la legge garantisce all’acquirente il diritto di cambiare la merce. Il negoziante, quindi, non può rifiutarsi. Se non è possibile la sostituzione, il cliente può scegliere se richiedere la riparazione del bene senza alcuna spesa accessoria, una riduzione proporzionale del prezzo o addirittura la risoluzione del contratto e quindi il rimborso totale.Per ottenere il cambio in caso di difetti sarà sempre necessario conservare lo scontrino (e fare eventualmente fotocopie, tenendo conto della scarsa durata della carta chimica). Anche nel periodo dei saldi, infatti, la legge prevede la possibilità per l’acquirente di cambiare la merce. Ogni bene acquistato da un consumatore gode infatti di una garanzia piena e assoluta di 2 anni, e di almeno 1 anno quando si tratta di un bene usato.

PROVE e CAMBI
Consentire la prova dei capi non è un obbligo, ma è rimesso alla discrezionalità del negoziante. Quando è possibile, sempre meglio provare l’articolo scelto, ricordando che, in assenza di difetti, la possibilità di cambiare il capo o il prodotto non è imposta dalla legge, né durante i saldi né durante le vendite normali, ma è anch’essa rimessa alla discrezionalità del commerciante. Se si è incerti sull’acquisto sarà utile chiedere al negoziante se è possibile effettuare un cambio e il limite di tempo per farlo.

«Quel rapporto diretto che non esiste con l’e-commerce»

«Il rapporto diretto con il commerciante è la chiave per superare questo momento storico, in cui la vendita online di prodotti è stata in grado di avere la meglio». Ad assicurarlo è Zeffirino Melzi, il presidente di Confcommercio Sesto. «A livello di saldi – dichiara Melzi – a Milano sono andati discretamente bene, nella zona del centro città. A Sesto sono invece partiti piuttosto a rilento, inferiore a quelle che erano le aspettative». Un problema da individuare non nelle poche iniziative messe in campo nel periodo di saldi ma, al contrario, in quelle che sempre più spesso vengono messe in atto nel corso dell’anno.
«È un movimento di vendita – prosegue il presidente di Confcommercio Sesto – che va abbastanza a rilento perché le vendite a prezzi ribassati vengono fatti sotto diverse forme in tutto il periodo dell’anno. È una crisi delle vendite che sta durando da alcuni anni, il commercio ne risente». E su questo pesa tanto l’avvento dell’e-commerce. «Le vendite online vanno a incidere sempre di più e di conseguenza quello che è lo scopo primario dei saldi viene vanificato».
Ecco, quindi, l’idea: «Il rapporto diretto con il commerciante rimane sempre la base fondamentale dell’acquisto. La presenza di un professionista è importante, perché può dare al cliente un servizio che non può essere rimpiazzato da un sistema di vendita. Si tratta di una vera e propria presenza insostituibile», conclude Melzi.